STORIE

(Torino 12 novembre) Una storia di dolore, distanza e incomprensione culturale si conclude con un pronunciamento che restituisce umanità e giustizia. Il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta ha infatti dichiarato il non luogo a provvedere sulla richiesta di adottabilità di una bambina di due anni, di-sponendone l’affidamento ai familiari materni. Una decisione che segna un punto di svolta nel modo di intendere la tutela dei minori e riafferma con forza il principio secondo cui l’adozione deve rap-presentare una soluzione estrema, mai un automatismo. La sentenza giunge al termine di un percorso lungo e complesso, che ha visto una madre di origine brasiliana affrontare un sistema che troppo spesso non ha saputo comprenderla né accompagnarla. Giunta in Italia in condizioni di grande fragilità personale e sociale, la donna si è trovata immersa in un contesto istituzionale rigido e

Presentazione del Movimento “Viceversa” – Giovedì 13 Novembre, ore 12:00, Pontificia Università Antonianum – Via Merulana 124, Roma ROMA, 1 novembre 2025 – Nasce a Roma “Viceversa”, un nuovo movimento culturale e sociale ispirato e sostenuto da Francesco Miraglia, figura autonoma e indipendente da ogni schieramento, che da anni si batte in prima linea per i diritti civili, la tutela dei minori e una giustizia realmente egualitaria. Al centro della visione di Viceversa vi è l’Articolo 3 della Costituzione Italiana, che sancisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge e impegna la Repubblica a rimuovere ogni ostacolo che limiti la libertà e la dignità delle persone. Un principio che, secondo Miraglia, «non può restare solo sulla carta, ma deve tradursi in azioni concrete, politiche sociali coerenti e un cambio di mentalità collettivo». Il movimento si propone di promuovere una società fondata sulla

Una decisione di grande valore umano e giuridico segna oggi una svolta importante nella giustizia minorile. Il Tribunale per i Minorenni ha infatti respinto la richiesta di dichiarare lo stato di adottabilità di una bambina e ha disposto il suo rientro presso la madre e i nonni materni, accogliendo integralmente le tesi difensive sostenute dall’Avv. Miraglia. Dopo anni di relazioni contraddittorie, giudizi affrettati e una lunga fase di incertezza, la verità è finalmente emersa, restituendo alla bambina il diritto di crescere tra gli affetti autentici della propria famiglia. La sentenza sconfessa apertamente l’operato dei Servizi Sociali, il cui atteggiamento è stato definito “pregiudizievole, parziale e non rispondente alla realtà dei fatti”. I giudici hanno riconosciuto che per troppo tempo la famiglia è stata oggetto di una valutazione distorta, basata su percezioni e non su elementi concreti, e che tale impostazione ha

EDITORIALI

di Sara Spoletini (Sociologa) La parola stereotipo ultimamente è molto utilizzata, sinonimo spesso di immagine o etichetta da associare a qualcosa che per cultura. Immaginario collettivo, usanza deve essere fatta o debba avere determinate caratteristiche. E’ quasi un contenitore, dentro il contenitori con il marchio dello stereotipo X le persone X devono avere determinate caratteristiche, riconoscibili e associabili ad un gruppo. Il solo fatto di poter esser essere associati ad

ATTUALITÀ

(Torino 12 novembre) Una storia di dolore, distanza e incomprensione culturale si conclude con un pronunciamento che restituisce umanità e giustizia. Il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e Valle d’Aosta ha infatti dichiarato il non luogo a provvedere sulla richiesta di adottabilità di una bambina di due anni, di-sponendone l’affidamento ai familiari materni. Una decisione che segna un punto di svolta nel modo di intendere la tutela dei minori e riafferma con forza il principio secondo cui l’adozione deve rap-presentare una soluzione estrema, mai un automatismo. La sentenza giunge al termine di un percorso lungo e complesso, che ha visto una madre di origine brasiliana affrontare un sistema che troppo spesso non ha saputo comprenderla né accompagnarla. Giunta in Italia in condizioni di grande fragilità personale e sociale, la donna si è trovata immersa in un contesto istituzionale rigido e

Una decisione di grande valore umano e giuridico segna oggi una svolta importante nella giustizia minorile. Il Tribunale per i Minorenni ha infatti respinto la richiesta di dichiarare lo stato di adottabilità di una bambina e ha disposto il suo rientro presso la madre e i nonni materni, accogliendo integralmente le tesi difensive sostenute dall’Avv. Miraglia. Dopo anni di relazioni contraddittorie, giudizi affrettati e una lunga fase di incertezza, la verità è finalmente emersa, restituendo alla bambina il diritto di crescere tra gli affetti autentici della propria famiglia. La sentenza sconfessa apertamente l’operato dei Servizi Sociali, il cui atteggiamento è stato definito “pregiudizievole, parziale e non rispondente alla realtà dei fatti”. I giudici hanno riconosciuto che per troppo tempo la famiglia è stata oggetto di una valutazione distorta, basata su percezioni e non su elementi concreti, e che tale impostazione ha

Cassazione contro il Tribunale per i Minorenni e la Corte d’Appello di Reggio Calabria: annullato il decreto sugli incontri obbligati con i nonni È stata notificata oggi, 12 maggio 2025, l’ordinanza con cui la Corte di Cassazione ha annullato il decreto emesso dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria e, prima ancora, dal Tribunale per i Minorenni della stessa città. Si trattava di un provvedimento che imponeva a un bambino di riprendere i rapporti con i nonni paterni, anche con modalità forzate e l’intervento della forza pubblica in caso di opposizione materna. Una decisione che, per nove lunghi anni, ha gravato su una madre e sulla sua famiglia, obbligate a difendersi da un sistema giudiziario che – secondo quanto stabilito oggi dalla Suprema Corte – ha completamente ignorato il reale interesse del minore. Il caso era nato nel 2019, quando i nonni paterni